Per inumazione s’intende l’interramento del solo cofano funebre di legno contenente le spoglie del defunto, differenziandosi così da altre pratiche di sepoltura, quali la tumulazione.
Nell’attuale normativa, ciò è possibile solo all’interno dei cimiteri, in appezzamenti di terreno definiti dal Comune di riferimento. È poi quest’ultimo che delibera anche le disposizioni con le quali si deve eseguire lo scavo e gli eventuali diritti erariali.
Successivamente alla sepoltura si potrà approntare una lapide o cippo, generalmente marmoreo, riportante i dati anagrafici e la riproduzione in ceramica della foto del defunto, scelta dalla famiglia.
Il manufatto potrà essere collocato solo dopo un certo periodo, per dare il tempo al terreno di compattarsi e abbassarsi in seguito agli agenti atmosferici. La lapide potrà, inoltre, essere corredata da eventuali simboli legati ai riferimenti religiosi, comunemente in bronzo o acciaio.