Per rito religioso, che rimane quello maggiormente diffuso, si sottintende, in Italia, il rito cattolico officiato da un sacerdote. Quale celebrante quest’ultimo è immediatamente interpellato dalla famiglia anche per impartire l’estrema unzione. Più spesso però può essere la stessa agenzia funebre che viene incaricata di concordare con la Chiesa parrocchiale di riferimento i tempi del funerale e delle eventuali liturgie che si svolgono durante la veglia, come ad esempio la recita del S. Rosario.
Al momento della chiusura del feretro il sacerdote impartisce una benedizione. Seguirà poi la messa esequiale celebrata nella Chiesa parrocchiale di riferimento rispetto all’abitazione in vita del defunto. Potranno partecipare alla liturgia i famigliari intimi e i parenti, oltre ad amici, colleghi e appartenenti alla comunità. Al fine di onorare la memoria del congiunto, la famiglia può accettare le offerte floreali da parte degli altri partecipanti al rito, ma può anche dare indicazioni per donazioni ad enti o associazioni a scopo benefico.
Quando richiesto, una raccolta delle attestazioni del cordoglio dei partecipanti in un album rimane un prezioso ricordo. Il cerimoniale avrà poi la sua naturale conclusione, a volte dopo una processione di accompagnamento al cimitero per un ultimo commiato prima della sepoltura. È in via di definizione anche un formulario specifico del culto cattolico delle esequie, riservato a quanti scelgono la cremazione.